A cura della Dott.ssa LAURA GERLI – Medico Veterinario
Ci sono situazioni in cui i nostri animali non possono essere sottoposti ad interventi chirurgici, a causa di: patologie complesse come problemi cardiaci o insufficienza renali ed epatiche; età troppo avanzata; compromissioni del sistema immunitario; volontà dei proprietari che, per svariati motivi, non vogliono sottoporre il proprio pet ad un intervento complesso e non vogliono affrontare percorsi lunghi post operatori.
A volte, anche in collaborazione con i Medici Veterinari, si opta per un trattamento conservativo delle lesioni, prima di pensare ad un intervento chirurgico. Per questi animali si è pensato, quindi, che fosse importante trovare alternative che potessero permettere loro di mantenere o di riacquistare una buona qualità di vita ed un’autonomia nel movimento, aiutandoli a compensare meglio il carico errato sull’arto.
Cause patologiche
Le patologie non sottoposte ad intervento chirurgico, per le quali si creano più frequentemente tutori su misura, sono ortopediche: lesioni del legamento crociato anteriore, lesioni tenomuscolari, lesioni legamentose, lassità ed instabilità articolari. Da un punto di vista medico è corretto informare il proprietario che per la maggior parte di queste patologie la terapia d’elezione rimane quella chirurgica. Se questa opzione non fosse eseguibile, in accordo con il Medico referente, ed informando il proprietario che l’ausilio ortopedico non risolve la sintomatologia ma aiuta in un corretto percorso di mantenimento per una buona qualità di vita, si porta avanti la creazione di un ausilio idoneo al tipo di patologia presente.
Rottura del legamento crociato
La rottura del legamento crociato anteriore nel cane è fra le più frequenti cause di zoppia degli arti posteriori, tipica dei cani di grossa taglia. Di solito la rottura può essere improvvisa ma, più frequentemente, è provocata da un progressivo deterioramento del legamento, data da un lento indebolimento articolare che ne provoca la progressiva degenerazione.
Nel cane le cause sono una predisposi-zione anatomica del ginocchio, obesità o sovrappeso. Solitamente sono più predisposti cani con ginocchia dritte, dove i legamenti vengono più sottoposti a stress. L’utilizzo di tutori per questa patologia è atta a mantenere la corretta posizione del ginocchio senza chiedere una estensione maggiore dell’angolo articolare, come sostegno all’articolazione, per ridurre dolore ed infiammazione e quindi per permettere all’animale di ritornare ad una buona qualità di vita ed una autonomia adeguata.
Per le lesioni del legamento crociato anteriore si creano tutori articolati che permettono all’articolazione di avere un corretto grado di movimento, ma non danno la possibilità di avere una sovra distensione e permettono quindi all’animale di muoversi. Il movimento deve, comunque, essere controllato e si consiglia durante le prime passeggiate di tenere il cane al guinzaglio evitandogli movimenti ad alto impatto come salti e corse in modo tale da poter prendere confidenza con l’ausilio ortopedico.
Solitamente si propone un percorso riabilitativo per una corretta rieducazione neuromotoria, promuovendo l’utilizzo corretto dell’ausilio.
Soggetti oncologici
Ci sono casi dove animali, sottoposti a trattamenti chemioterapici, sviluppano una lassità legamentosa molto importante, a volte invalidante. In tali casi, dove un intervento chirurgico non sarebbe consigliabile in un animale immunocompromesso, tramite un ausilio ortopedico, riusciamo a dare un aiuto alle articolazioni creando un supporto che permette all’animale di ritornare ad una discreta qualità di vita. Il tutore, infatti, attenua il dolore e l’animale riesce a camminare senza compromissioni in altri ambiti.
Casi complessi
Altre situazioni importanti dove il tutore diventa l’unico mezzo per una buona qualità di vita, sono quelle situazioni in cui gli interventi sono molto complicati ed a volte il proprietario preferisce optare per una seconda opzione terapeutica. In caso di traumi importanti, da cadute o da investimenti, dove è presente un’articolazione totalmente compromessa nella sua funzionalità, con lesioni tenolegamentose parziali o totali, il tutore può essere utilizzato per portare un corretto sostegno alla stessa. Anche in queste situazioni le protesi vengono fatte articolate o fisse in base alla gravità della lesione ed all’indole dell’animale, in modo tale da permettergli un utilizzo confortevole in qualsiasi situazione.
Pubblicato sulla rivista PetFamily – Speciale – Ben arrivato cucciolo! IDEE e CONSIGLI per accogliere un cucciolo o un gattino! pagina 46.